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Termini di impugnazione degli atti nella gare di appalto: Consiglio di Stato Ad.Plen. 12/2020

La recente sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 12/2020 del 2 luglio 2020, ha affermato importanti principi di diritto in merito alla decorrenza del termine di impugnazione degli atti amministrativi previsti nel c.p.a. con particolare riferimento a quelli previsti dall’art. 120, comma 5, in tema di impugnazione degli atti delle gare d’appalto.

Con l’entrata in vigore del D.lgs 50/2016 sono sorte alcune questioni interpretative, conseguenti in primo luogo al mantenimento nell’art. 120, comma 5, del c.p.a. del richiamo all’art. 79 del D.LGS 163/2006 ormai abrogato e in secondo luogo alla diversità di disciplina in materia di accesso, informazioni e pubblicità degli atti, contenuta nei due codici dei contratti pubblici susseguitisi nel tempo.

I Principi dell’Adunanza Plenaria

Come ha osservato l’ordinanza di rimessione, tali questioni interpretative hanno determinato contrapposti orientamenti giurisprudenziali, che l’Adunanza Plenaria ha risolto indicando i seguenti principi di diritto:

“a) il termine per l’impugnazione dell’aggiudicazione decorre dalla pubblicazione generalizzata degli atti di gara, tra cui devono comprendersi anche i verbali di gara, ivi comprese le operazioni tutte e le valutazioni operate dalle commissioni di gara delle offerte presentate, in coerenza con la previsione contenuta nell’art. 29 del d.lgs. n. 50 del 2016;

b) le informazioni previste, d’ufficio o a richiesta, dall’art. 76 del d.lgs. n. 50 del 2016, nella parte in cui consentono di avere ulteriori elementi per apprezzare i vizi già individuati ovvero per accertarne altri, consentono la proposizione non solo dei motivi aggiunti, ma anche di un ricorso principale;

c) la proposizione dell’istanza di accesso agli atti di gara comporta la ‘dilazione temporale’ quando i motivi di ricorso conseguano alla conoscenza dei documenti che completano l’offerta dell’aggiudicatario ovvero delle giustificazioni rese nell’ambito del procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta;

d) la pubblicazione degli atti di gara, con i relativi eventuali allegati, ex art. 29 del decreto legislativo n. 50 del 2016, è idonea a far decorrere il termine di impugnazione;

e) sono idonee a far decorrere il termine per l’impugnazione dell’atto di aggiudicazione le forme di comunicazione e di pubblicità individuate nel bando di gara ed accettate dai partecipanti alla gara, purché gli atti siano comunicati o pubblicati unitamente ai relativi allegati’.